Un anno e
mezzo di assenza.
Un anno e
mezzo di cambiamenti.
ENORMI.
Quei
cambiamenti che fai fatica a capire.
Quei
cambiamenti che non puoi e non vuoi accettare.
Cambiamenti
di cui non sai parlare, di cui non vuoi parlare.
Cambiamenti
di cui DEVI parlare.
Perché
non è una vergogna.
Al
contrario. E’ motivo di ORGOGLIO.
Un anno e
mezzo fa, tra le altre mille peripezie mediche mie, di mio marito e di mia
madre, tutte di una certa gravità, ci hanno detto…
Il nostro
Diego, il MIO Diego. . .
“Signora,
Diego è AUTISTICO”.
E in un
istante, un singolo, insignificante, infinito istante, tutto cambia.
Il mondo
cessa di girare.
E tutto
gira più veloce.
E tutto
smette di aver significato.
Dopo lo
shock si cerca di capire, ci si informa, si piange, ci si abbatte, ci si
dispera . . .
E poi ci
si rialza. Ci si rimboccano le maniche.
E la
lotta inizia.
Dura e
senza esclusione di colpi.
Sì,
perché una mattina ho abbracciato il mio Diego, e mentre lo coccolavo nel
lettone e lo vedevo ridere, ho capito che spettava a me aiutarlo ad essere
felice.
Non
normale, che noia la normalità, ma felice.
Ed è
iniziata la nostra nuova vita.
Una vita
fatta di terapia, ma anche di mille stimoli, gite, risate, sacrifici, economici
e non.
Ma dopo
un anno e mezzo posso dire di esserci riuscita.
Diego ha
una vita felice.
Anche un
po’ “normale”.
Ha quasi
6 anni ed ha degli amici, una fidanzatina (anzi 2!!!), è bravo negli studi
(meglio di molti altri, perché per lui studiare è bello ed imparare è facile),
va in piscina come ogni bambino della sua età, si presenta tranquillamente agli
altri e gioca con tutti.
Quando
dico che è autistico nessuno ci crede!!!
Ma di
autismo non si guarisce.
Alcuni
autistici, però, sono come il mio Diego.
Speciali.
Perché
Diego ha capito di essere diverso, lo ha accettato.
Ma ha
anche deciso che diverso può significare migliore.
Sì,
migliore. . . Super!!!
Ha deciso
che tutte le sue attitudini innate siano i suoi poteri.
E noi lo
abbiamo assecondato.
Diego,
che ama tanto i supereroi, è diventato uno di loro.
Ed è vero
in fondo!
Perché
lotta ogni giorno contro la sua natura, le sue paure, le sue manie, la sua
timidezza ed i suoi limiti.
Ed ogni
giorno vince!
Il mio
piccolo grande eroe…
Ed io
sono immensamente orgogliosa di lui.
Sono
orgogliosa di lui e di noi.
Della mia
dolcissima Laura che lo ha aiutato e lo aiuta, lei che ha solo 4 anni ed una
forza incredibile.
Lei che è
mammina, sorellina, migliore amica, compagna di giochi e anello di congiunzione
tra Diego ed il mondo.
Lei che è
stata la chiave.
Sono
orgogliosa di mio marito, che dopo lo sgomento iniziale, ha versato lacrime,
superato il dispiacere e la preoccupazione, ed è riuscito infine a vedere
quanto di più incredibilmente fantastico ci sia in Diego.
Il mio
amore, che è stato un padre eccezionale, che ha accettato senza alcun problema
la diversità, che è cambiato per entrare nel mondo di Diego, e che infine è
diventato la sua guida.
Il mio
Giorgio, che è riuscito a gioire del fatto che Diego non sarà mai l’uomo che
aveva immaginato quando lo cullava.
Che
gioisce del fatto che sarà un uomo migliore.
Certo,
perché gli autistici alto funzionali come lui, sono più intelligenti, onesti,
leali, sinceri, educati, diligenti, di noi “normali”.
Diego
sarà un uomo eccezionale.
E mio
marito ora lo sa.
Infine
sono orgogliosa di me.
Che mi
sono risollevata da un baratro infinito e che ho ristabilito la normalità.
Sono
orgogliosa di aver ripreso in mano la mia vita dopo essermi annullata per mesi.
E adesso
si ricomincia.
Sono
stata titubante per tanto tempo sullo scrivere o meno questo post.
Ma ho
capito che non devo nascondere nulla, anzi devo gridare al mondo che mio figlio
è fantastico.
Sull’autismo
c’è moltissima ignoranza, tutti pensano subito a Rain Man.
Tutti
pensano che gli autistici, tutti gli autistici, non sopportino di essere
toccati, o che non riescano a comunicare.
Invece
non sono affatto tutti così.
Ci sono
infiniti tipi di autismo, ed ogni individuo è diverso dagli altri.
Diego,
per esempio, non solo ama, ma ha bisogno del contatto fisico, delle carezze,
degli abbracci, dei baci.
Diego
parla bene, come ogni bambino della sua età.
Diego
sorride, scherza ed ha il senso dell'umorismo.
Diego
gioca, ama giocare con gli altri ed ha amici.
Per lui è
“soltanto” un po' più difficile.
Ma ha una
forza di volontà invidiabile ed ammirevole.
Fa uno
sforzo enorme per adattarsi al nostro modo di fare e di essere, ma non lo da a
vedere e sorride al mondo.
Quanto ne
sono orgogliosa!!!
Ma
concludo questo post chilometrico con una promessa, a me stessa soprattutto...
Di
riprendere in mano questo blog, che nasce come la mia isola...
Blog che
suppongo sarà in continuo divenire....
Baciolli
Giorgia